L’Idroterapia, l’acqua come alleata nella guarigione

L’Idroterapia, l’acqua come alleata nella guarigione

05/04/2021
L’Idroterapia, l’acqua come alleata nella guarigione

L’ Idroterapia (o terapia dell’acqua), è una disciplina che sfrutta i benefici dell'acqua sul corpo umano per curare particolari disturbi.
È una pratica della medicina alternativa conosciuta fin dall’antichità, partendo dagli uomini primitivi fino agli Egizi, da Ippocrate agli antichi Romani.

Le origini della Idroterapia
Da antiche scritture si è venuti a conoscenza che le proprietà terapeutiche dell’acqua (e del fango) servivano per purificare il corpo e lo spirito mentre per gli eroi descritti da Omero l’acqua marina veniva usata per disinfettare le ferite.
Per i Greci quindi erano risapute le numerose proprietà dell’acqua ma è con il Ippocrate (460-377 a.c.) che si hanno le testimonianze scritte di una più frequente utilizzo dell’Idroterapia: il medico greco suggeriva infatti l’acqua fredda per i dolori articolari infiammatori e le contratture muscolari, i bagni di mare per le eruzioni cutanee pruriginose, le ferite e le piaghe e i bagni caldi per l’insonnia e gli spasmi.

La moderna pratica dell’Idroterapia
Anche della moderna Idroterapia le tecniche sono volte ad ottenere delle reazioni mediante l’utilizzo dell’acqua per alleviare disturbi e fastidi, sia tramite l’applicazione sull’epidermide sia con l’introduzione nell’organismo, il tutto con lo scopo di raggiungere il riequilibrio nel corpo umano.
Tra i pionieri della moderna Idroterapia è doveroso ricordare Vincent Priessnitz (vissuto nei primi anni del 1800) che porta in auge anche la balneoterapia, mentre il tedesco Sebastian Kneipp ha ideato un proprio metodo che consiste nell’applicare acqua fredda su corpi caldi in stanze calde, eliminando l’asciugatura per aumentare gli effetti.
Ricordiamo poi G. Winternitz (che può essere ritenuto il fondatore dell'Idroterapia moderna), gli inglesi J. Floyer e R.Russel (anche per la talassoterapia), lo spagnolo V. Perez, i tedeschi Hoffmann e J.S.Hahn, tutti protagonisti dell’Idroterapia nei secoli XXVII e XXVIII.
La storia dell’origine dell’Idroterapia serve a capire come l’elemento acqua, così importante per tutti gli esseri viventi e per il pianeta, sia di vitale importanza anche per apportare un’azione riequilibrante del corpo grazie ai particolari trattamenti sperimentati nei secoli.

Come agisce l’Idroterapia
L’Idroterapia è quindi una terapia esercitata con l’acqua ed esistono numerosi tipologie di applicazioni idroterapiche, come gli impacchi, le spugnature, le compresse fino all’utilizzo della borsa dell’acqua calda.
L’azione principale dell’acqua avviene a livello dell’epidermide che reagisce agli stimoli dell’acqua fredda e calda, provocando una vasocostrizione (con l’acqua fredda) o una vasodilatazione (con l’acqua calda).
Il contatto breve con acqua fredda aumenta la sensibilità tattile, dolorifica e l'eccitabilità elettrica dei nervi mentre il contatto con acqua calda riduce l'eccitabilità neuromuscolare ed esplica un’azione sedativa.
Nell'apparato cardiovascolare l'acqua fredda provoca in genere un aumento del tono cardiaco, rallentando le pulsazioni e aumentando nel contempo le pulsazioni e la pressione sanguigna.
L'acqua calda, al contrario, causa la vasodilatazione periferica, l’ipotonia cardiaca, l’acceleramento delle pulsazioni e l’abbassamento della pressione del sangue.

La vasodilatazione secondaria nell’Idroterapia
Una volta cessato lo stimolo termico freddo, alla vasocostrizione periferica segue una vasodilatazione secondaria tanto più intensa quanto più energica è stata l'applicazione idrica, il tutto collegato alla potenzialità reattiva dell'organismo.
Attraverso quindi le modificazioni cardiovascolari, l'Idroterapia influisce sulla temperatura corporea, sopratutto quando i recettori termoregolatori vengono alterati da particolari processi morbosi (come per esempio nel tifo) che portano a uno squilibrio omeostatico tra la quantità di calore prodotta dall'organismo (termogenesi) e la quantità di calore da esso perduto (termo-dispersione).

La vasodilatazione secondaria nell’Idroterapia
Una volta cessato lo stimolo termico freddo, alla vasocostrizione periferica segue una vasodilatazione secondaria tanto più intensa quanto più energica è stata l'applicazione idrica, il tutto collegato alla potenzialità reattive dell'organismo. Attraverso quindi le modificazioni cardiovascolari, l'Idroterapia influisce sulla temperatura corporea, soprattutto quando i recettori termoregolatori vengono alterati da particolari processi morbosi, come per esempio nel tifo, che porta a uno squilibrio omeostatico tra la quantità di calore prodotta dall'organismo (termogenesi) e la quantità di calore da esso perduto (termo-dispersione).

Le tecniche utilizzate nell’Idroterapia
Durante gli ultimi secoli sono nate numerose tecniche per migliorare lo stato psico-fisico dell’Essere Umano e nel corso proposto da A.I.O.C. Italia vengono presentati e illustrati i migliori metodi, come l’uso delle docce calde e fredde, delle affusioni, così come i bagni freddi, caldi e a temperatura alternata.
Altri procedimenti sono i pediluvi caldi, freddi e a temperatura alterna, la passeggiata nell’acqua fredda, conosciuta anche come la tecnica Kneipp.
Vi è poi la tecnica del semicupio (bagno curativo fatto in una piccola vasca) che consiste in lunghi o brevi ammolli salutari con oli essenziali per curare infezioni vaginali o uretrali, cistite ed emorroidi.
Sempre usando il semicupio si può trattare la tossilinfemia (tossicosi linfemica) che si verifica quando l’organismo non riesce ad eliminare gli scarti metabolici cellulari a causa di una bassa funzionalità organica oppure perché sono stati introdotti in eccesso cibi non salutari.

Idroterapia non solo per contatto ma anche per via interna
Il trattamento curativo con l’acqua non avviene solo per via esterna ma anche per via interna, ossia con l’enteroclisma (lavaggio e liberazione del retto) per pulire la parte finale dell'intestino e con l’idrocolonterapia (lavaggio intestinale), indicata per i disturbi dell’apparato digerente, per problemi alle alte e basse vie urinarie, per i disturbi della pelle e per malattie dell’apparato urogenitale.
L’idrocolonterapia ha l’obiettivo di migliorare il funzionamento del colon, eliminando tossine e residui della digestione rimasti tra le pareti e le anse dell’intestino che a lungo andare possono provocare intossicazioni e quindi disarmonia energetica.

La cura del mare
Anche la talassoterapia, ossia l’insieme di trattamenti che sfruttano le potenzialità curative dell'acqua di mare, è uno dei metodi più usati da chi vuole migliorare il benessere del proprio corpo: è una forma terapeutica particolarmente utile come coadiuvante nel trattamento dell'apparato osteo-articolare, di diverse patologie della cute e delle vie aeree.
Vi sono poi le tecniche della sauna e del bagno turco che vengono pratiche per lo più nei centri termali dove vengono abbinate a un percorso salutista fatto di acqua termale e dieta naturale.

Le acque termali e la Crenoterapia
L’importanza dell’acqua termale e della Crenoterapia (terapia effettuata mediante le acque minerali), è risaputa fin dai secoli scorsi. Le acque delle terme sono ricche di varie sostanze vitali come sali minerali e si distinguono in acque salsobromoiodiche, sulfuree, solfate, bicarbonate-solfate-magnesiache, cloruro-sodiche e bicarbonate.

Come è facile intuire da tutte le proprietà vitali dell’acqua fin qui descritte, l’Idroterapia troverà sempre un vasto impiego per la cura psico-fisica e psico-emozionale di ogni Essere Umano che, a causa dei ritmi frenetici, si ritrova con un organismo disarmonico e disequilibrato, situazioni che solitamente portano alla malattia.