L’Operatore Olistico, il facilitatore del Benessere
L’Operatore Olistico, il facilitatore del Benessere
Tutti noi ricerchiamo costantemente il benessere, vogliamo stare bene con noi stessi per stare bene anche con gli altri; ma purtroppo la frequente disarmonia del nostro stato psico-fisico porta a quelle che vengono definite malattie, che altro non sono che la manifestazione di un disequilibrio energetico causato da stati emotivi negativi, da situazioni avverse e da ambienti insani.
L’Operatore Olistico può aiutare a riportare l’armonia energetica nell’Essere umano e infatti viene sempre più spesso definito come il “facilitatore” del benessere psi-cofisico, grazie all’uso di tecniche energetiche, artistiche, culturali e spirituali e all’attivazione di processi di trasformazione e di crescita della consapevolezza del sé.
I principi dell’Operatore Olistico
La coscienza e la presenza in se stessi è fondamentale per l’Operatore Olistico, in quanto è colui che infonde fiducia a chi sta iniziando un percorso di consapevolezza del proprio io; il professionista Olistico fonda la propria professione sui principi dell’ascolto, dell’accoglienza e della competenza e considera l’essere umano nella sua globalità di corpo, mente e spirito.
L’empatia, per il professionista Olistico, è fondamentale e in ogni sessione è una dare e ricevere reciproco con la persona che sta trattando.
Il principio “fai all’altro ciò che vuoi sia fatto a te” è il punto fondamentale per chi opera nell’affascinante e utile mondo del supporto al benessere.
Come opera l’Operatore Olistico
Per arrivare a questi importanti risultati, l’Operatore Olistico ha dei fermi principi che perseguita con assoluta fiducia: ricerca innanzitutto la causa della malattia nell’essere vivente, che per la maggior parte delle volte è psicosomatica, dato che i sintomi sono la manifestazione della malattia che è stata generata da disequilibri energetici.
L’Operatore Olistico poi non considera, durante la sessione, solo uno o due organi da trattare, ma parla di sistemi da riequilibrare; ricordiamo che il termine “Olistico” deriva dal greco Olos, che significa intero e questo significa che l’approccio dell’Operatore verso le persone è totale e non la somma di parti, fisiche o psichiche, più o meno malate.
Chi è l’Operatore Olistico per la legge
È importante ricordare poi che la S.I.A.F. - Società Italiana Armonizzatori Familiari, Counselor, Counselor Olistici e Operatori Olistici, ha voluto porre le basi per descrivere il professionista Olistico:
• l’Operatore Olistico non è un terapeuta, anche se agisce stimolando il naturale benessere della persona;
• l’Operatore Olistico non fa diagnosi ma verifica solamente lo stato integro del soggetto;
• l’Operatore Olistico non cura malattie fisiche o psichiche, in presenza delle quali rimanda al personale medico competente;
• l’Operatore Olistico non è un medico, non prescrive medicine o rimedi, quindi non si pone in conflitto con la medicina ufficiale allopatica e con la legge, rischiando l’abuso della professione medica;
• l’Operatore Olistico collabora, sostiene e integra con le sue competenze olistiche al fine di promuovere il benessere globale delle persona.
Obiettivo dell’Operatore del Benessere: eliminare lo stress, la malattia moderna
Il professionista olistico ha quindi come obiettivo il benessere della persona che, di riflesso, crea una società umana felice. Sostiene la persona a ritrovare l’armonia psicofisica che a causa dello stress è diminuita. Possiamo ormai affermare che lo stress è diventato in questi anni il campo di lavoro per l’Operatore Olistico; sappiamo che spesso dietro la parola stress si nascondono disagi come ansie e paure e altre situazioni che solo quando arrivano al massimo della loro manifestazione vengono considerate malattie.
Lo stress si manifesta infatti quando non si è in grado di rispondere efficacemente alle sollecitazioni più impegnative dell’ambiente, come ad esempio i ritmi eccessivi, l’inquinamento, la scarsa qualità di cibo e aria, le difficili condizioni economiche della società, le relazioni, i conflitti e le paure.
Gli strumenti dell’Operatore Olistico
L’Operatore Olistico, nello svolgere la propria attività come facilitatore del benessere, usa principalmente le mani per quanto riguarda i massaggi, facendosi aiutare anche da creme e olii non farmacologici, cristalli, pietre, aromi e luci. In altri massaggi può usare anche le ginocchia e i gomiti come per lo Shiatsu o il Tuina. L’Operatore usa anche strumenti come campane tibetane oppure tamburi sciamanici o ancora gli handpan, strumenti che aiutano la meditazione e il rilassamento.
Le discipline olistiche dell’Operatore Olistico
Gli strumenti a disposizione dell'Operatore Olistico sono sono quindi numerosi e l’elenco delle pratiche olistiche è ampio: lo Yoga, il Massaggio Shatsu, il Reiki, l’Agopuntura, i Fiori di Bach e Australiani insieme agli Italiani e Himalayani, l’Iridologia, l’Aromaterapia, la Medicina Ayurvedica, il Tapping (EFT), la Cristalloterapia, la Pranoterapia, la Cromoterapia, la Riflessologia, la Talassoterapia, l’Artererapia, la Pet Therapy (ora chiamata Interventi Assistiti con gli Animali), la Kinesiologia, la Musicoterapia, l’Omeopatia, l’Osteopatia, il Theta Healing, il Reconnective Healing, la Mindfulness, la Nutraceutica, la Fitorerapia e e la Micoterapia, la Dermo Riflessologia, la Bioenergetica, la Naturopatia, la Medicina Tradizionale Cinese e tante altre discipline che si possono apprendere grazie ai corsi di A.I.O.C. Italia.
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