I Principi Attivi delle piante, terapeuti naturali

I Principi Attivi delle piante, terapeuti naturali

03/05/2021
I Principi Attivi delle piante, terapeuti naturali

Ancora oggi, sia in Oriente come in Occidente, il ricorso alle erbe medicinali è spesso basato sulla tradizione, soprattutto orale: da sempre l’uomo ha infatti cercato dei rimedi contro il dolore e il malessere dapprima in modo empirico (attraverso il riscontro casuale delle proprietà benefiche di un’erba) e poi in modo sempre più pratico e scientifico.
L’importanza vitale dei Principi Attivi estratti dalle piante è dovuta alla possibilità di creare dei medicamenti che sono diventanti nel tempo dei veri e propri farmaci salvavita, come i coagulanti e gli antiemorragici oppure le droghe cardiache.

La Farmaognosia e i Principi Attivi Vegetali

Le piante sono quindi una antica fonte di Principi Attivi naturali per i medicamenti anche se ora la civiltà moderna si avvale della Farmaognosia, una branca della Farmacologia che si occupa dello studio di farmaci ricavati da fonti naturali.
Con la Farmaognosia, tutte le piante dotate di una loro specifica attività biologica e terapeutica vengono catalogate attraverso il riconoscimento, la classificazione, la qualità, la caratteristica chimica, l’attività biologica e la tossicità delle droghe estratte dalle piante e dalla cellula vegetale.
Attualmente vi sono numerosissimi farmaci che derivano dai Principi Attivi vegetali, come gli analgesici, i narcotici, gli antitumorali e i battericidi.

Dove trovare i Principi Attivi naturali

I Principi Attivi naturali sono ovviamente presenti nelle piante (officinali e non officinali), nella frutta e nei miceti e possono essere contenuti sia in alcuni organi della pianta che nella pianta intera. È necessario dunque, al fine di poterli utilizzare in terapia, estrarli da quelle parti della pianta nelle quali sono presenti in maggiore concentrazione: ciò diventa possibile ricorrendo a varie tecniche di estrazione, le quali fanno uso di diversi solventi in rapporto alle caratteristiche di solubilità della sostanza che si intende estrarre. Attualmente i solventi più usati sono l’acqua, l’alcool etilico, il vino, l’olio, la glicerina, l’aceto e l’etere.

Differenza tra pianta officinale e droga

Da una stessa pianta si possono raccogliere differenti parti che costituiranno poi differenti prodotti: ad esempio, dalle gemme vengono estratti i gemmo-derivati mentre dai fiori si estraggono gli oli essenziali. In ogni caso vi è una notevole differenza tra la pianta officinale e la droga: la pianta officinale possiede una parte che ha delle proprietà comprovate per svolgere una qualche attività salutistica mentre la droga deriva da una parte di pianta che, trattata opportunamente, viene usata nella farmacia liquoristica o cosmetica direttamente o per l’estrazione dei Principi Attivi.

L’importanza di avere il Principio Attivo vegetale idoneo

Oggi sappiamo che oltre il 30% dei farmaci usati deriva dalle piante ma sappiamo anche che l’80% di piante proviene da raccolte spontanee difficili da tracciare (dal seme al raccolto) per cause diverse. Questo comporta una certa instabilità nell’ottenimento di adeguati Principi Attivi, dovuta ai trasporti inadeguati o a lunghi stoccaggi che non sempre vengono totalmente controllati.
Esistono poi delle materie prime che possono essere state trattate da adulteranti, da contaminanti come batteri o ai pesticidi, da antiparassitari e da metalli pesanti che vanno a inficiare la reale capacità terapeutica dei Principi Attivi.
Altri rischi di eventi avversi nell’utilizzo dei Principi Attivi vegetali è la presenza sostanze tossiche presenti naturalmente dentro la pianta e che possono essere accidentalmente ingerite (cicuta, ricino, aconito, oleandro, mughetto, stramonio).

La differenza tra Principio Attivo e Fitocomplesso

Il Principio Attivo è parte integrante del Fitocomplesso il quale è l’insieme dei componenti chimici di una pianta, ossia la combinazione del Principio Attivo con altre sostanze terapeuticamente inattive come per esempio la cellulosa.
La differenza sostanziale tra i Principio Attivo e i Fitocomplesso è che il primo è responsabile dell’attività terapeutica, mentre il Fitocomplesso è l’insieme dei componenti, è la droga.
Il Fitocomplesso possiede una sua natura intrinseca strutturale ed esiste un legame molto stretto fra ciò che si definisce naturale e quello che invece nasce da un “processo di sintesi ”.

Il Principio Attivo è il responsabile dell’effetto curativo

Fin dagli inizi del XVIII secolo, l’attività farmaceutica è concentrata sull’isolamento del Principio Attivo (responsabile dell’effetto curativo) dalle piante medicinali, come per esempio dalla china, dall’oppio, dal salice, dalla digitale e dal tabacco.
Non dobbiamo dimenticare che – per esempio-, la morfina deriva dall’oppio, la digossina dalla digitale, la caffeina dal caffè, l’acido acetilsalicilico dalla pianta del salice (ottenuto per emisintesi dall'acido salicilico, derivato dalla salicina del salice), e la chinina dalla corteccia della pianta china (cinchona).

Perchè conoscere i Principi Attivi Naturali?

Conoscere a fondo le potenzialità curative del Principio Attivo è alla base del corso presentato da A.I.O.C. Italia, l’unico portale che si propone di creare dei veri e propri percorsi formativi per diventare dei professionisti del mondo olistico.
Il corso per approfondire le tematiche legate alla conoscenza delle immense potenzialità che la Natura ci dona giornalmente è indicato per coloro che desiderano conoscere e studiare i Principi Attivi presenti nel mondo vegetale e utilizzati nei medicamenti e nell’alimentazione specifica volta al benessere dell’individuo.